In tema di sequestro preventivo, ricorre il “fumus” del delitto di autoriciclaggio nell’ipotesi di versamento di denaro, provento del delitto di appropriazione indebita, presso un istituto bancario per estinguere debiti ed ipoteche immobiliari, atteso che tale condotta realizza la sostituzione del profitto del reato presupposto, che assume diversa destinazione e transita nella disponibilità di altro soggetto giuridico, consentendo, inoltre, all’imputato di godere dei beni liberi da vincoli reali.
Sequestro penale: la sussistenza del reato presupposto di riciclaggio e autoriciclaggio deve essere supportata da elementi concreti
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Tale pronunzia è rilevante perché, previa la prova della indubbia buona fede, pone su un piano diverso il diritto di proprietà (costituzionalmente garantito) affermando che “
Si tratta tuttavia di un rimedio residuale in quanto adottabile soltanto quando non è possibile procedere con il riesame. Esemplificando il testo normativo, quali sono le ordinanze contro cui può proporsi appello?
Il provvedimento di sequestro emesso dal Pubblico Ministero è valido solo se entro le 48 ore successive al decreto emesso dal magistrato il giudice lo convalida emettendo il decreto di sequestro.
Probabilmente sarebbe stato più breve il passo di ritenere – in caso di confisca – la sussistenza del diritto dello Stato di soddisfarsi sul controvalore di quel bene, lasciando inalterata la libera circolabilità dei beni, beninteso non a vantaggio di soggetti in qualche modo legati a chi è coinvolto nel procedimento che ha dato origine al sequestro o comunque abbia legami in qualche modo sospetti con lo stesso, ma solo ai terzi effettivamente estranei.
Nella fase del giudizio, l’eventuale dissequestro è disposto dal giudice. Si dovrà presentare la prova del proprio diritto a ottenere il reati tributari prescrizione dissequestro e si dovranno anche pagare le spese di custodia e di conservazione di quanto sequestrato.
Una nuova sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione [five], risolvendo un contrasto di giurisprudenza, ha affermato che il decreto di sequestro preventivo deve esporre i motivi in foundation ai quali è stato ritenuto sussistente il pericolo di dispersione dei beni, tranne che nelle ipotesi di confisca obbligatoria, per le quali basta specificare la loro appartenenza al novero di tali beni, in quanto for each essi la confisca è imposta direttamente dalla legge.
Mentre il sequestro è una misura cautelare comminata nelle far more del processo, la confisca è una sanzione definitiva: la confisca, infatti, segue la sentenza di condanna, potendosi equiparare di fatto advertisement una vera e propria pena, mentre il sequestro si applica prima, proprio in attesa della sentenza definitiva.
si atteggia diversamente a seconda della specie di sequestro. Nell’ipotesi del primo comma dell’artwork 321 c.p.p. (cd sequestro preventivo impeditivo), consiste nel pericolo che la libera disponibilità della cosa da sottoporre a sequestro possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato ovvero agevolare la commissione di altri reati. Il “
, viene, poi, invocata la natura cautelare del sequestro preventivo e la sua attitudine intrinseca ad anticipare effetti limitativi dei diritti e delle libertà personali, che diversamente potrebbero prodursi solo a seguito di una sentenza di condanna definitiva. Sicché, in ossequio alla presunzione di non colpevolezza di cui agli artt.
Il sequestro conservativo può essere richiesto sia dal pubblico ministero che dalla parte civile interessata al risarcimento del danno; a disporlo è il giudice con ordinanza, avverso la quale è possibile ricorrere al tribunale in sede di riesame [two].
La differente ratio ispiratrice delle owing richiamate ipotesi normative determinerebbe, secondo la tesi interpretativa tradizionalmente accolta, un diverso atteggiarsi dell’onere motivazionale, gravante sul giudice della cautela. Invero, mentre il decreto di sequestro impeditivo, di cui al primo comma dell’art. 321 c.